Chi siamo

Lista candidati RSU 2025

Bruno Buonomo

Daniele Pierluigi

Dipendente a T.I. CTER Liv. 4 , tecnico rivelatorista nel Reparto Sviluppo Rivelatori in Divisione Ricerca dal 1999. Sono presente nella Commissione Mensa da ormai più di 10 anni quando ancora la mensa era all’ENEA. Sono stato per anni all’interno della parte attiva nella FLC CGIL e poi ho ricoperto il ruolo di RSU per un mandato. Al secondo mandato ho lasciato il posto al collega Maurizio Palmerio per ricoprire il posto di RLS. La volontà era quella di far crescere il gruppo di volenterosi e di impegnati per cercare di salvaguardare i diritti dei lavoratori. Da anni mi spendo per riformare e far crescere la sensibilità nei colleghi della partecipazione attiva alla vita nei laboratori. Credo fermamente nell’impegno e nella determinazione e la mia volontà è quella di permettere di dare voce ai colleghi e colleghe che a volte non ne hanno .

Maurizio Palmerio

Ho iniziato la mia attività lavorativa presso i LNF sin dal 1989 ricoprendo molteplici incarichi nei vari uffici amministrativi per approdare definitivamente al Servizio del Personale avendo in tal modo una visione globale delle varie realtà lavorative. Presso il Servizio del Personale ho curato, nel particolare, i processi di informatizzazione delle procedure di lavoro riguardanti la gestione del personale del Laboratorio essendo al contempo parte attiva nei processi di analisi e di adozione dell’attuale Sistema Presenze in tutte le Strutture dell’INFN. Durante la mia carriera lavorativa ho avuto una profonda attenzione per lo studio costante e sistematico di tutte le norme giuridiche riguardanti i principali istituti attinenti alla gestione del personale. Ho ricoperto in passato il ruolo di Cassiere e Presidente del CRAL ed al momento sono Rappresentante del Personale Tecnico Amministrativo e componente delle RSU locali. Le mie esperienze trascorse, la mia professionalità e le mie approfondite conoscenze nelle materie del personale mi hanno consentito, e spero mi consentiranno in futuro, di interagire con la Dirigenza INFN, in maniera competente nella convinzione che questa sia la migliore garanzia per far rispettare e tutelare i diritti dei lavoratori che vediamo, in occasioni sempre meno sporadiche, calpestati da atteggiamenti autoritari a danno di quel benessere lavorativo del quale ne gioverebbero tutti in primis la parte datoriale. Il mio impegno è pertanto mettere a disposizione le mie capacità in maniera onesta e diligente per cercare di tutelare in ogni circostanza la dignità ed il benessere di tutti i lavoratori.

Elisa Santinelli

Mi candido come RSU con la convinzione che i luoghi di lavoro debbano essere anche spazi di rispetto, ascolto e valorizzazione delle differenze. Lavoro da 13 anni all’INFN nel Servizio di Comunicazione e Divulgazione Scientifica dei LNF, dove mi occupo principalmente di comunicazione visiva e organizzazione di eventi. Ho una formazione da curatrice museale e di eventi per l’arte contemporanea. La passione per l’arte è stata fondamentale nella formazione della mia personalità e del mio pensiero critico. L’arte è la prima sentinella della società, capace di intercettare urgenze, sfidare limiti imposti dal pensiero dominante e provare a scardinarli con la forza della creatività e della bellezza. Questa formazione mi ha portato tra l’altro a credere che la diversità, in tutte le sue sfumature, sia una ricchezza da valorizzare ogni giorno. Sono convinta che nessuno debba sentirsi fuori posto o costretto dentro ruoli imposti da stereotipi o logiche gerarchiche, e mi impegnerò in tal senso. Sono anche convinta che le relazioni tra le persone siano uno dei motori del cambiamento: è lì che nasce la crescita, personale e collettiva. Ed è proprio da qui che vorrei far partire il mio impegno contro ogni forma di omologazione e discriminazione. Il mio impegno nasce anche da una motivazione personale: in passato ho vissuto momenti difficili legati a una situazione di mobbing sul posto di lavoro. È stata un’esperienza che mi ha segnato, ma che oggi sento come parte del mio bagaglio umano e professionale, e che mi permette di immedesimarmi in chi sta vivendo esperienze analoghe. In quei momenti, la presenza e il sostegno di colleghe e colleghi RSU sono stati per me fondamentali: se oggi sono ancora ai LNF lo devo a loro. Per questo sento un debito di gratitudine e un forte desiderio di esserci, a mia volta, per chiunque ne abbia bisogno. Credo in una rappresentanza sindacale che non si limiti a tutelare i diritti acquisiti, ma che sappia guardare avanti, proponendo un modello di lavoro più sereno e realmente inclusivo per tutte e tutti.

Riccardo Federici

Funzionario di Amministrazione di V livello. Sono iscritto alla CGIL dalla data della mia assunzione, nel 2001. La tessera di partito l’ho strappata all’arrivo di Renzi, ma ho invece sempre ritenuto fondamentale sostenere il sindacato, che resta per me l’ultimo baluardo a tutela dei diritti dei lavoratori (al di là delle tante critiche, anche legittime, che si possono sollevare). L’attività sindacale la svolgo in pratica già da anni all’interno dell’Amministrazione Centrale, promuovendo o appoggiando iniziative tese a tutelare i diritti di colleghi e colleghe, come, ad esempio, il questionario AC del 2022, che ha fatto emergere gravi criticità nella gestione del personale da parte della dirigenza. Mi sono esposto in prima persona anche in tutte quelle occasioni dove la dirigenza di AC ha agito con arroganza, cercando di imporre la sua volontà con metodi del tutto arbitrari e inappropriati. Nell’arco degli ultimi anni le colleghe e i colleghi di l’AC hanno purtroppo dovuto subire i capricci di dirigenti che hanno disposto a loro piacimento ristrutturazioni interne, sia in termini prettamente logistici, spostando gli impiegati come pacchi da un ufficio all’altro, sia in termini di gestione del personale, spostando gli impiegati da un incarico all’altro nel disprezzo delle competenze professionali acquisite negli anni e della loro dignità di lavoratori, al solo scopo di creare un ambiente lavorativo che tornasse utile alle loro esigenze. Tutto ciò ha avuto pesanti ripercussioni non solo sui singoli individui, ma anche nei rapporti interpersonali tra colleghe e colleghi e, non per ultimo, sulla tanto celebrata produttività, a cui sicuramente tale clima lavorativo non giova. Questa tendenza a gerarchizzare i rapporti di lavoro in AC e, a quanto mi risulta, ultimamente anche ai LNF, schiacciando sempre più in basso le competenze professionali e il ruolo attivo dei lavoratori, che hanno sempre meno voce in capitolo, si è accentuata progressivamente negli ultimi anni, anche facendo conto sull’indebolimento delle rappresentanze sindacali, che la dirigenza non perde occasione di sminuire e mettere in ridicolo non appena possibile. Ed è proprio per questo, tra le altre cose, che è fondamentale ricostruire una forte base sindacale che possa far fronte a questa deriva della politica gestionale del nostro Ente, che purtroppo sembra scimmiottare l’arroganza e l’incompetenza dell’attuale classe politica del nostro paese.

Nunzio Amanzi

Dipendente a T.I., CTER Liv. 4, tecnico informatico, analista e sviluppatore di processi di automazione, con esperienza ventennale negli adempimenti di trattamento economico ed applicazione del CCNL nel comparto ricerca.
I miei principi:
la correttezza, l’onestà e il profondo senso di giustezza prima ancora della giustizia; l’ascolto dell’individuo e del collega, il suo vissuto, le sue esperienze ed emozioni, in un contesto e momento particolare ove sembra sempre più evidente la strategica imposizione del Pensiero di Sistema piuttosto che l’attenzione al pensiero e la professionalità individuale.
I miei propositi:
difendere il rispetto delle regole e se è necessario lottare per cambiarle insieme; mettersi a supporto del lavoratore, anche con le esperienze e le competenze acquisite; difendere e valorizzare le professionalità interne avverso l’alienazione del lavoro a favore e beneficio di terzi; onorare il ruolo di Controparte, ricercando ed evidenziando tutte le eventuali criticità sul posto di lavoro; pretendere risposte certe attraverso il sano e doveroso dibattito contradditorio che spesso e ultimamente è ridicolizzato o disatteso; denunciare gli abusi e gli illeciti.

Sergio Cantarella

Tommaso Spadaro

Comitato Locale CGIL

Nunzio Amanzi, Bruno Buonomo, Claudio Di Giulio, Riccardo Federici, Loredana Fioretti, Giovanni Mazzitelli, Maurizio Palmerio, Daniele Pierluigi, Elisa Santinelli, Barbara Sciascia, Alessandro Vannozzi.